“Auspichiamo che, tra Regione del Veneto e le organizzazioni di rappresentanza dei Medici di famiglia, riparta al più presto il dialogo e si trovino soluzioni concrete alla vertenza in nome di quel principio che è la tutela della salute che non può subire divisioni o tradimenti, ma essere il comune obiettivo: il benessere”. E’ l’appello che lancia Fiorenzo Pastro presidente regionale e provinciale dell’Associazione anziani e pensionati di Confartigianato che conta in regione oltre 24mila soci, di cui 7.400 in provincia di Treviso, alle notizie apparse sulla stampa di uno stato di agitazione che potrebbe portare, a breve, i medici di medicina generale e ad incrociare le braccia e chiudere gli ambulatori per una serie di scioperi che rischiano di mandare in tilt l’assistenza territoriale.
“E’ sempre preoccupante e triste –afferma Pastro– sentire minacce di sciopero da parte dei medici: siano essi quelli “di famiglia” oppure gli ospedalieri. Avvertiamo, come utenti/pazienti, che i loro disagi sono comunque una ferita a quel ruolo così prezioso che è dato dall’assistenza sanitaria. Ebbene, in questi giorni i “medici di famiglia” (preferiamo chiamarli così) ipotizzano di bloccare la loro attività perché la Regione del Veneto non starebbe sostenendo importanti progettualità come le Medicine di Gruppo Integrate e gli Ospedali di Comunità. La Regione del Veneto, che gestisce una sanità invidiata da tante altre Regioni per la sua obiettiva qualità, rischia di fermare dei percorsi che per noi utenti, e utenti anziani, sono di grande interesse per assicurare una assistenza mirata e adeguata a bisogni reali”.
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